CAMBIO ALLOGGIO

Attraverso il nuovo Regolamento per la mobilità, approvato nel 2019, l’ARER persegue lo scopo di soddisfare al meglio sopravvenute esigenze legate a peculiari condizioni familiari e/o di salute, risolvere problematiche derivanti da situazioni di grave disagio abitativo, sociale od economico e di raggiungere una migliore efficienza nell’utilizzo delle unità abitative, rendendo il patrimonio pubblico sempre più adeguato alla domanda dei suoi utenti.

 

A partire dal 2019 è stato istituito un apposito bando, pubblicato annualmente e rivolto ai nuclei che già occupano regolarmente un alloggio ERP e che al momento della presentazione della domanda dimostreranno di essere in possesso dei requisiti richiesti.

 

La graduatoria viene formulata da un’apposita Commissione e sottoposta altresì all’approvazione della Commissione per le politiche abitative, sulla base di specifici criteri per l’attribuzione del punteggio come meglio specificati sul bando.

Una novità interessante del nuovo regolamento riguarda lo Scambio Consensuale, per il quale è istituito un apposito modulo, dove ciascun soggetto interessato potrà inserire rispettivamente le caratteristiche dell’abitazione che vorrebbe e le caratteristiche dell’abitazione che ha, al fine di agevolare gli scambi di alloggi tra due nuclei con reciproca soddisfazione delle esigenze, lasciando all’azienda le sole incombenze amministrative.

Oltre al bando per Mobilità Volontaria è pubblicato anche il bando per la Mobilità Finalizzata all’Acquisto rivolta a tutti coloro che risultano beneficiari di alloggi non compresi nel piano vendita e che vorrebbero riscattare un alloggio.

Ma l’innovazione più importante introdotta riguarda la cosiddetta Mobilità Coatta, una misura senza la quale risultava difficile poter attuare alcune attività di vario genere tra cui:

  • lo spostamento di nuclei familiari nel caso di interventi di ristrutturazione di interi immobili;
  • la dislocazione forzata di nuclei con conclamata morosità in situazioni più consone alla portata economica dei nuclei stessi;
  • la possibilità in casi estremi e conclamati ovvero già segnalati dalle forze dell’ordine di trasferire soggetti violenti o costituenti una minaccia per il vicinato, o separare nuclei in caso di liti degenerate o ancora mettere in sicurezza persone minacciate o vessate da soggetti violenti.
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